sabato 14 giugno 2008

L' Europa ha un NO dopo Fao e la Sinistra italiana


Ue, l'Irlanda Boccia Il Trattato Di Lisbona. Barroso: ''Andiamo Avanti''
Adnkronos - Ven 13 Giu - 19.48

Dublino, 13 giu. (Adnkronos/Ign) - Il 53,4% degli elettori irlandesi ha votato 'no' al referendum di ratifica del Trattato di Lisbona, contro il 46,6% dei 'si'. Questi i risultati ufficiali della consultazione popolare tenutasi ieri in Irlanda, al termine dello spoglio nelle 43 circoscrizioni.

Ad annunciare i risultati ufficiali della consultazione popolare nelle 43 circoscrizioni dell'Irlanda è stato Maurice Coughlan, dal centro elettorale del Dublin Castle. L'affluenza, per l'elettorato di 3,1 milioni di persone, è stata pari al 53%, ovvero 1,6 milioni di schede valide. A bocciare il Trattato di Lisbona sono stati così 862.415 irlandesi che hanno votato 'no', contro i 752.451 che hanno votato 'sì'. L'Irlanda è l'unico dei Paesi dell'Unione dove è stata affidata per legge a una consultazione popolare la ratifica del Trattato che doveva sostituire la Costituzione Ue respinta da francesi e olandesi.

Ad ammettere l'esito negativo del referendum, come riferisce la 'Bbc', è stato subito il ministro della Giustizia irlandese, Dermot Ahern. ''A quanto pare hanno vinto i no - ha detto quando i risultati non erano ancora definitivi- Alla fine, per una miriade di ragioni, l gente si è espressa così''.

L'annuncio dei risultati definitivi è atteso nelle prossime ore, ma dai primi dati emerge un trionfo dei 'no' soprattutto nelle zone rurali e nelle zone operaie del Paese. Il ministro degli Affari Esteri, Micheal Martin, ha parlato di ''assenza di una sufficiente informazione sul Trattato'', sottolineando che molta ''gente arrivava sulla soglia dei seggi dicendo: ancora non so abbastanza sul Trattato".

La Commissione europea ''ha fatto tutto quello che ha potuto e quello che doveva'' per promuovere il Trattato di Lisbona ha precisato il portavoce dell'esecutivo Ue, Johannes Laitenberger.

L'Irlanda è l'unico Paese dei Ventisette in cui la ratifica del Trattato è stata affidata a una consultazione popolare e proprio l'esito negativo della consultazione potrebbe portare l'Ue a un impasse istituzionale, dato che il trattato è già stato ratificato dai parlamenti di 18 Paesi. Una soluzione potrebbe essere l'applicazione del Trattato di Lisbona con l'esclusione dell'Irlanda ma, in questo caso, non è chiaro come il Paese potrebbe rapportarsi agli altri stati membri.

E mentre alcuni governi europei mettono in guardia sui rischi derivanti dal 'no' irlandese - ''Se questo risultato si conferma - ha dichiarato il ministro degli Esteri portoghese Luis Amado - dovremo valutare insieme quali opzioni ci permetteranno di uscire dalla crisi in cui è sprofondata l'Europa" - il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, sottolinea la necessità di andare comunque avanti nel processo di ratifica del Trattato Ue.

Posizione assolutamente condivisa dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano. ''Non si può neppure immaginare di ripartire da zero - ha detto - né si può pensare che la decisione di poco più della metà degli elettori di un Paese possa arrestare l'indispensabile, ed oramai non più procrastinabile, processo di riforma''. ''L'iter delle ratifiche dovrà andare avanti - ammonisce Napolitano - E' l'ora di una scelta coraggiosa da parte di quanti vogliono dare coerente sviluppo alla costruzione europea, lasciandone fuori chi, nonostante impegni solennemente sottoscritti, minaccia di bloccarla''.

Di ''grave colpo alla costruzione europea'' ha parlato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, precisando che ''questa ulteriore battuta d'arresto, inevitabile sotto il profilo della riforma istituzionale, non è un bene per i cittadini europei''. Per questo, afferma il suo predecessore alla Farnesina Massimo D'Alema ''la risposta migliore apparirebbe oggi la decisione di andare avanti con tutti i Paesi disponibili alla ratifica del nuovo Trattato, senza lasciarsi fermare dalla pur rispettabile decisione dell'1% della popolazione europea".

''Senza i principi e le regole di funzionamento del Trattato di Lisbona, l'Unione Europea è di fatto ingovernabile e paralizzata - ha dichiarato il presidente della Camera, Gianfranco Fini - Il rischio è la sostanziale archiviazione dell'Europa a 27 Stati''. Per andare avanti con la ratifica del tratto è anche il presidente del Senato Renato Schifani che sottolinea tuttavia la necessità di "una riflessione sulle ragioni per cui un numero sia pur non amplissimo ma pur sempre determinante di cittadini europei non si riconosce nel processo di unificazione proposto dal Trattato''.

In linea con Schifani il ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi che sprona l'Ue a ''mettersi al lavoro per allontanare da sé lo spettro di una possibile crisi istituzionale e politica''. Secondo Ronchi ''non dobbiamo fermare il processo di integrazione ma capire cosa non ha funzionato. Per questo - annuncia - l'Italia chiederà ai Paesi fondatori di avviare subito una riflessione, tornando a confrontarsi sulle cose concrete, sui valori e sul futuro dell'Unione, allo scopo di riavvicinare i cittadini alle istituzioni''.

Entusiasta del 'no' irlandese è invece la Lega. ''Saluto con immensa gioia la notizia - ha detto il capo delegazione della Lega Nord al Parlamento Europeo, Mario Borghezio - Anche in Irlanda, la classe operaia vuole andare in paradiso e non nell'inferno dei tecnocrati e dei finanzieri del Bruxelles''.

Io sono un piccolo ignorante che cosa dice il ” Trattato di Lisbona “:
http://europa.eu/lisbon_treaty/index_it.htm

Allego un piccolo sommario per far conoscere la sintesi :

Condurre l'Europa nel XXI secolo
Il trattato firmato il 13 dicembre 2007 a Lisbona dai capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri doterà l'Unione europea di istituzioni moderne e di metodi di lavoro ottimizzati per rispondere in modo efficace ed efficiente alle sfide del mondo di oggi. In una realtà in rapida evoluzione, per affrontare temi quali la globalizzazione, i mutamenti climatici, l'evoluzione demografica, la sicurezza e l'energia gli europei guardano all'UE. Il trattato di Lisbona rafforzerà la partecipazione democratica in Europa e la capacità dell'UE di promuovere quotidianamente gli interessi dei propri cittadini.


Allora veramente hanno fatto bene a dire no perché l’ Europa grazie a questi grandi 27 zucche vuote è in ginocchio, hanno fatto fare il referendum per non tenerlo in considerazione, basta un No per cancellare tutto e questo fa vedere quanto siano zucche vuote questi Grandi


Non ci guarda solo l’ Europa ma tutto il Mondo svegliatevi !!

Ancora più dettagli sul "trattato di Lisbona" o "Trattato di Riforma":

http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Lisbona