sabato 1 marzo 2008

Morte Bianche e Diritti Violati

Ancora Morti Bianche, ma soprattutto dove lavorano i meno tutelati, ma tutto questo è dovuto dalla inefficienza dello stato ma soprattutto dei Sindacalisti che non sono capaci disciplinare orari più tollerati ci sono autisti che corrono al massimo perché grandi magazzini devono scaricare dentro un certo orario prima delle 11,30 del mattino poi senza considerare che è l’ autista stesso che deve scaricare i bancali da dentro il suo camion, poi alcune ditte come il Conad alimentari deposito regionali sia di Ascoli Piceno che di Perugia , bisogna portare i bancali in una certa altezza di 1 metro e 20, pertanto alcune ditte preparavano i bancali doppi, ma alcune ditte non lo fanno, allora noi autisti dovevamo sbancare i bancali e risistemare il tutto senza considerare il tempo che ti fanno perdere e il lavoro che ti fanno fare dopo che hai guidato per 3 o 4 ore
Molte volte, anche troppe volte nel magazzino di partenza dovevo caricare il camion da solo prima di partire iniziando alle 4 del mattino per partire alle 7,30 arrivare al primo scarico prima delle 11, sempre grandi gruppi Conad Ipercoop, Cityper ecc… con file enormi, i Conad, con 20 porte di scarico ne funzionavano solo 2 perché l’operai costano troppo questa è la vera politica che l’ imbecilli hanno portato avanti

Non è meglio far lavorare di meno a tutti e meglio ma visto che qui deve lavorare chi troppo e chi niente allora ci sono persone come me con 4 ernie a disco e in più altri tre prolassi cosi a 45 anni non posso più lavorare, poi ci sono persone che come capita spesso diventa un numero di morte bianca, poi non dimentichiamo l’ infortuni sul lavoro, per non dimenticare i malati dovuto al lavoro io come autista ho ricevuto delle ernie a disco, ma ci sono persone che hanno ricevuto molto di meglio ovvero i Tumori o altre malattie infettive possiamo dimenticare quei poveri ragazzi mandati in guerra nei Balcani per tornare con tumori grazie ai proiettili all’ Uranio Impoverito quasi tutti i militari della Guerra di Pace fatta in Iugoslavia riporto questo è il valore che danno ad una persona che lavora che possiamo pretendere meglio :


http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2007/02/uranio-impoverito-45-morti-513-malati-piu-i-bosniaci.html

Leggo su Repubblica che l'Uranio impoverito ha fatto un'altra vittima tra i reduci dei balcani, portando il totale dei morti a quota 45. Tra i soldati del contingente ci sarebbero 513 malati "da patologie associabili all'esposizione all'Uranio impoverito".
E' un numero elevatissimo, tenuto conto che il contingente italiano in Bosnia era di qualche migliaio di soldati.
Dopo vari tentativi dei vertici dell'esercito per mettere a tacere tutta la faccenda, e dopo che la commissione Mandelli aveva tentato di addomesticare le cifre per dimostrare che le morti per tumore erano "casuali", poco per volta si è fatta strada la verità: le nanoparticelle di Uranio generatesi nelle esplosioni possono penetrare negli alveoli polmonari o nell'apparato digerente e causare linfomi e altri tumori.
La commissione di inchiesta del Senato , del 2005, riporta ad esempio queste inquietanti affermazioni:
«L’Amministrazione non ha informato assolutamente questi ragazzi dei rischi che correvano non sono state adottate misure di precauzione. ... XXX [il nome c'è nell'originale, NdB ] era un ragazzo molto semplice, di origini campane. Si rivolse al proprio comandante chiedendogli come mai i militari americani fossero tutti «bardati», mentre loro andavano con la maglietta con le maniche corte, come se nulla fosse. La risposta fu che quelli erano esagerati.» (p.14)
«Il dubbio che l’effetto dell’esplosione di missili all’Uranio impoverito
potesse avere delle ripercussioni sulla salute di chi avrebbe poi operato sul posto viene avanzato sin dal 1978 quando, nel poligono di Eglin negli Stati Uniti, vengono sperimentati i primi proiettili all’uranio impoverito. » (p.25)
Una domanda sorge spontanea nella coscienza, a proposito di qualcosa di cui non si parla mai: e i civili bosniaci?
A questo proposito è particolarmente interessante la documentazione dell' Osservatorio sui Balcani:nel periodo 2000-2004 i tumori tra i bambini a Sarajevo sono raddoppiati rispetto a quelli del 1990-1992 (prima della guerra) ed hanno raggiunto i 230 casi. Sarajevo ha 800 mila abitanti. Per fare un confronto, nel 2004 in Piemonte (4,5 milioni di abitanti) ci sono stati 324 casi pediatrici .
E' stato inoltre preso in considerazione un gruppo di profughi di Hadzici, una località a 27 km da Sarajevo che durante la guerra era in mano ai serbi, e che è stata bombardata dalla Nato nel settembre del 1995 con proiettili all’ Uranio impoverito. I profughi si trovano ora nella città di Bratunac. Ebbene, la mortalità per cancro tra i profughi è quattro volte e mezzo più alta che nella popolazione locale. (vedi il grafico qui a fianco).
E' così che esportiamo la pace e la democrazia ...

Oggi una nuova notizia il gruppo Esselunga fa sciopero allego il testo è possibile che siamo nel 2008 ancora non c’è diritti per bisogni fisiologici allego dal sito :
http://www.rassegna.it/motore/notizie/news.asp?id=41486
ESSELUNGA (MI), SCIOPERO PER CASSIERA AGGREDITA
I sindacati condannano l'aggressione a una lavoratrice del supermercato Esselunga di viale Papiniano a Milano, avvenuta ieri pomeriggio, e indicono per domani (sabato 30 febbraio) uno sciopero in tutte le filiali della città per l'intero turno di lavoro. L'iniziativa è sostenuta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Una settimana fa gli stessi sindacati milanesi avevano denunciato 'una grave situazione accaduta in Esselunga che ha visto una lavoratrice vittima di un abuso: a fronte della negazione della pausa da parte del responsabile, la lavoratrice non è riuscita a trattenere l'esigenza fisiologica e ha subito una pesante umiliazione davanti ai clienti'. Ieri pomeriggio, affermano i sindacati, 'la stessa lavoratrice ha subito un'aggressione da parte di ignoti all'interno della filiale di Papiniano. Durante la pausa è stata fisicamente aggredita alle spalle, è stata picchiata duramente da uno sconosciuto, ed è stata trovata svenuta da alcuni colleghi'. La lavoratrice, conclude la nota, 'è stata in seguito portata al pronto soccorso, dove le hanno prescritto 10 giorni prognosi. È un fatto gravissimo e inaccettabile, una violenza avvenuta all'interno del supermercato che chiama direttamente in causa la dirigenza Esselunga'.
29/02/2008 19.21
Questo è un modo di vedere il nuovo lavoro grazie Sindacati lecca piedi, grazie politica ingannevole fatta da presunti sindacalisti pensando a tutta la Sinistra, in questi giorni si è votato nelle fabbriche Metal meccanici per mantenere il contratto vecchio come stipulato nel maggio scorso sapendo che oggi l’ inflazione ha cavalcato un onda speciale di prezzi altissimi come constatato dall’ ISTAT dal Sole 24 Ore :
Domenica 24 Febbraio 2008 Meccanici al voto sul contratto
Marco Alfieri MILANO
Tute blu alle urne, da domani a mercoledì, per votare l'accordo sul contratto nazionale di categoria raggiunto da sindacati e Federmeccanica il 20 gennaio scorso, mentre monta l'allarme inflazione. Il contratto interessa un milione e mezzo di metalmeccanici (meno di un milione quelli delle fabbriche dove ci sono i sindacati). L'ipotesi di accordo che va a referendum, raggiunto dopo quasi sette mesi punteggiati da scioperi e blocchi stradali, prevede 127 euro lordi di aumento salariale per i prossimi 30 mesi, 260 euro in più all'anno per chi non fa contrattazione di secondo livello, 300 euro di una tantum per coprire il ritardo del rinnovo contrattuale e la parità normativa fra operai e impiegati che permette di non perdere gli scatti di anzianità quando si sale di livello.
I lavoratori, lo ricordiamo, si erano già espressi, nel maggio corso, sulle piattaforme messe a punto da Fim, Fiom e Uilm: su 837.506 presenti nelle fabbriche hanno votato 520.320, pari al 62,1 per cento. Mentre l'assemblea dei 500 delegati si è espressa a favore a larghissima maggioranza. Questi i fatti, nel frattempo però è esplosa la bomba Istat. La conferma di un'inflazione sul paniere dei beni "ad alta frequenza di acquisto" (pane, pasta, latticini, bar, ristoranti, benzina, detersivi) molto più alta (almeno al 4,8%) di quella complessivamente registrata (2,9%). Una "sconfessione" deflagrata al principio di campagna elettorale che imbarazza non poco, specie a sinistra, rilanciando con prepotenza l'emergenza salari, l'erosione del potere d'acquisto nel quinquennio 2002-2007, specie di operai e impiegati.
«I nuovi contratti di lavoro dovranno essere rinnovati con aumenti della retribuzione in linea col nuovo indice», ha subito intimato il ministro Paolo Ferrero. «Ora i sindacati chiedano il doppio per i rinnovi dei contratti nazionali», ha replicato il leader della minoranza interna Cgil, Giorgio Cremaschi. Insomma una vera bomba alla vigilia del referendum sul contratto dei metalmeccanici. Ricadute possibili? Il ministro Cesare Damiano lo esclude, quasi ad esorcizzarne il rischio. Ieri si è detto «fiducioso sull'approvazione del nuovo contratto da parte dei lavoratori» augurandosi «un'alta partecipazione al voto». Anzi. «Mi pare che la mediazione che ho prodotto sul contratto abbia portato un risultato generalmente condiviso. Che innova la normativa, con l'equiparazione operai-impiegati, e determina un risultato salariale apprezzabile».
La stessa Fiom, dopo le assemblee tenute nei luoghi di lavoro, si dice ottimista sull'esito del voto in fabbrica. «Non perché ci sia un particolare entusiasmo da parte dei lavoratori - spiega Gianni Rinaldini - ma perché mi pare che ci sia la piena consapevolezza che si tratta di un compromesso soddisfacente». Fatta salva, ovviamente, «la grande preoccupazione relativa alla condizione retributiva che rilancia con altrettanta forza l'importanza del contratto nazionale (Rinaldini ha ribadito il suo no all'ipotesi di riforma della struttura contrattuale, «non garantisce la crescita dei salari reali», e al contratto unico, «anticamera della revisione dell'art.18»). Ottimista anche la Fim, per bocca del suo segretario generale Giorgio Caprioli: «Mi aspetto un esito positivo. Le assemblee sono state tranquille e la gente ha discusso serenamente». E la Uilm, con il numero uno Antonino Regazzi, che però chiede «un decreto d'urgenza sull'emergenza salariale e un taglio delle tasse sugli aumenti contrattuali».
E tuttavia la bomba Istat in qualche fabbrica potrebbe deflagrare, influenzando l'esito del referendum. Così come s'avanza qualche ripensamento ex post. «Le tre rate su cui vengono spalmati gli aumenti salariali a contratto sono troppe, bisognava accorparli in due, forse abbiamo sbagliato», ammette Regazzi. «Inoltre la prima tranche doveva essere più alta dei 30 euro di aumento, vista l'erosione del potere d'acquisto». Dubbi che si sommano alla fronda organizzata di Giorgio Cremaschi che in Cgil guida la rete 28 aprile e all'ultimo comitato Fiom ha preso l'11-12% di consensi. Certo poi ci sono anche gli iscritti agli altri sindacati che voteranno, ma è un fatto che qualche sindacalista cominci a temere una crescita dell'astensionismo (al referendum di maggio ha votato il 62,1%) o di voti contrari più alta del tradizionale 25-30 per cento. Ben oltre le aree dure e pure annidate nella galassia Fincantieri e in comparti di siderurgia. Imitando così il no dei delegati Fiom in Ferrari o dei carrozzieri di Mirafiori, dove la piattaforma sindacale era già stata bocciata.

Dalla Repubblica: Diretta - ECONOMIA InviaStampa

Cgil-Cisl-Uil: "Per il sì oltre l'82%"Prodi: "Dati incoraggiano politica governo"

I sindacati parlano di vittoria schiacciante. Il risultato è stato accolto con "soddisfazione" da Epifani, Bonanni e Angeletti. Per il premier "il referendum è un appoggio foprte alla politica seguita dal governo". Ma il dirigente della Fiom Cremaschi contesta il dato, e denuncia: ""Esiste un'area grigia che va chiarita". Per Caprioli (Fim-Cisl) "il no è diffuso nella grande fabbrica, nella piccola trionfa il sì".
Il No stravince negli stabilimenti Fiat e in molte grandi fabbriche
21:05 Call-center, sì all'80%
Secondo i dati in possesso della Slc-Cgil, i sì nei call-center sono superiori all'80%.
21:04 Fassino: "Straordinario successo"
" La stragrande maggioranza dei lavoratori e dei pensionati italiani - dice il segretario dei Ds - ha ben compreso il valore riformatore e innovativo dell'accordo di luglio. In tutte le materie trattate in quell'accordo, infatti, si realizza un netto miglioramento rispetto alle normative vigenti oggi, realizzando un pi alto grado di tutela del reddito, del lavoro, della dignitá di milioni di lavoratori e di pensionati".
21:03 Funzione pubblica, sì al 74%
"I dati in nostro possesso sullo scrutinio del referendum sul protocollo del welfare, ad ora, nella nostra categoria indicano il seguente risultato: su 265.313 Votanti il sì ha raccolto al 74,9% ed il no al 23,5%, bianche e nulle 1,6%". E' quanto rende noto la funzione pubblica della Cgil.
20:07 Damiano: "Altissima partecipazione"
"Dai primi dati emerge l'indicazione precisa - dice il ministro del Lavoro Cesare Damiano - che vi è stata un'altissima partecipazione di lavoratori e pensionati, che non era assolutamente scontata. E' emersa una grande maturità democratica nella partecipazione a questo voto".
20:06 Veltroni: "Per il referendum risultati straordinari"
"Se i primi dati che stanno emergendo dal referendum organizzato dai sindacati - ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni - confederali sull'accordo inerente il welfare saranno confermati, si tratta di risultati straordinari sia per la partecipazione che per l'ampia maggioranza di coloro che si sono dichiarati favorevoli al protocollo".
19:58 Alla Fiat di Pomigliano d'Arco il 90,4% dei no
Alla Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli) notevole affermazione dei no all'intesa sul welfare. Il no ha ottenuto 1874 voti, pari al 90,4 per cento. Il si ha ottenuto 199 voti, pari al 9,6 per cento. 46 le schede bianche.
19:55 Alemanno: "Per il governo una Waterloo sul fronte sociale"
"Neanche il referendum dei lavoratori sotto la regia della Cgil salva il governo della sue contraddizioni. Il referendum sul protocollo del welfare - dichiara il deputato di An, Gianni Alemanno - non ha risolto i contrasti politici nel centrosinistra, ma ha aumentato le lacerazioni all'interno del mondo del lavoro. Questo è il risultato della pessima idea di chi pensava di usare le relazioni sindacali per costringere la sinistra massimalista ad approvare in Cdm il protocollo del welfare. "Staremo a
vedere come andrà a finire, ma indubbiamente dopo le sconfessioni europee e le censure di Bankitalia si profila per il governo una vera a propria Waterloo sul fronte sociale".
19:40 Diliberto insiste su irregolarità: "Ci aspettiamo smentite"
"Credo che sia interesse del sindacato che la consultazione avvenga in modo trasparente e il nostro allarme di presunte irregolarità aiuta il sindacato, da cui ci aspettiamo smentite circostanziate che fughino ogni sospetto". Parla Oliviero Diliberto, leader del Pdci.
19:33 Senatori Ulivo: "No a stravolgimenti del protocollo"
I senatori dell'Ulivo Marco Follini, Enrico Morando, Nicola Rossi, Giorgio Tonini, Tiziano Treu ed Antonio Polito dicono che: "l'approvazione a larga maggioranza del protocollo sul welfare da parte dei lavoratori italiani conferma che l'accordo tra governo e parti sociali è positivo ed equilibrato, e merita di essere difeso in parlamento da tutti i tentativi di stravolgerlo, peggiorandolo".
19:32 Nella Fiat di Cassino prevalgono i no
Hanno prevalso i 'no' con una percentuale dell'84,42% tra i dipendenti diretti dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano. Il referendum sul protocollo Welfare, quindi, almeno per la Fiat, è stato bocciato.
19:13 Soddisfazione di Epifani, Bonanni e Angeletti
Soddisfazione dei leader di Cgil Cisl e Uil al voto sul referendum sul welfare. In una nota, Epifani Bonanni e Angeletti affermano che "si profila una netta vittoria dei sì, in particolare tra i lavoratori attivi, tra gli operai e i precari".
19:08 Prodi: "Non do giudizi sull'attendibilità"
Prodi non ha voluto commentare la giustezza dei primi risultati: "Non lo so, io non c'ero nè a votare nè a fare lo spoglio: pertanto, non do nessun giudizio sull'attendibilità".
18:54 Prodi: "L'unanimità in Cdm non è necessaria"
L'unanimità in Consiglio dei ministri è "una cosa positiva, ma ci possono essere casi di opinioni divergenti". Lo ha detto il presidente del Consiglio a chi gli chiedeva se chiederà il voto positivo di tutti i ministri venerdì sul pacchetto welfare. "Io chiedo sempre l'unanimità dei ministri, ma non è necessario che il Cdm approvi sempre all'unanimità".
18:53 Per i pensionati il sì al 73%
Il 'sì' al 73%, il 'no' al 25,5%: così la categoria dei pensionati ha votato al protocollo sul welfare, secondo i dati sullo scrutinio forniti da Fp Cgil Cisl Fp e Uil.
18:51 Prodi: "Dati incoraggiano decisione governo"
"Se i dati vengono confermati, sono dati molto, molto buoni che incoraggiano fortemente la decisione presa a luglio". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi, durante una conferenza stampa a chi gli chiedeva un commento ai primi dati sul referendum sul pacchetto welfare. "Questa grande dimostrazione di democrazia che è il referendum è un appoggio foprte alla politica seguita dal governo", ha aggiunto il premier.
18:40 Fiom: "Nelle grandi fabbriche prevale il no"
In molte della grandi e medie fabbriche metalmeccaniche del Paese ha prevalso largamente il no all'accordo sul welfare. E' quanto emerge dai primi dati diffusi dalla Fiom secondo i quali oltre agli stabilimenti della Fiat, hanno bocciato l'accordo anche importanti aziende come l'Electrolux (80,14% i No), la Ansaldo Breda (63%), l'Alenia (66,37%), la Fincantieri di Trieste (69,85%), la Magneti Marelli di Sulmona (78,45%) e la Honda (69,61%).
18:10 Cremaschi: "Area grigia che va chiarita"
Dopo aver affermato che i primi risultati diffusi da Cgil Cisl Uil sulla consultazione odierna non sono credibili, Cremaschi rincara la dose: secondo il leader della Fiom, "per quanto riguarda il voto all'esterno dei luoghi di lavoro, nei seggi territoriali, riteniamo che le denunce formali e molte segnalazioni ci possano far dire che esiste un'area grigia che va chiarita".
17:57 Russo Spena: "Mai detto Prc d'accordo se 70% sì"
Russo Spena smentisce in parte le proprie affermazioni sulla 'soglia di maggioranza' richiesta dal suo partito per il s': "Il senso di una mia frase nel corso dell'intervista a Nessuno Tv è stato evidentemente male interpretato. Rispondendo a una domanda su quale esito della consultazione fosse prevedibile, ho pronosticato un 70% a favore del sì, chiarendo che sarebbe ugualmente stato necessario tenere in massimo conto il parere dei lavoratori direttamente coinvolti e in particolare il voto delle fabbriche. Come sia stato possibile rovesciare il significato di una frase così chiara è per me un mistero".
17:50 Treu: "I lavoratori hanno apprezzato vantaggi protocollo"
"Il referendum sul welfare ci consegna un ottimo risultato". Lo dichiara il presidente della commissione Lavoro e senatore dell'Ulivo Tiziano Treu che, in una nota, aggiunge: "I lavoratori hanno apprezzato i contenuti del protocollo cogliendone i vantaggi che possono derivarne per loro stessi, per i loro figli -lavoratori di domani- per la crescita e lo sviluppo del paese e anche per l'equità sociale".
17:39 All'Ilva di Taranto prevale il sì con il 70,37%
Agli stabilimenti Ilva di Taranto il sì prevale con il 70,37%. Sui 5.000 votanti i sì sono stati 3.477, i no 1.435. Lo rende noto la Cgil.
17:35 Caprioli: "Il no prevale solo nella grande fabbrica"
"Il dato generale supera le aspettative. Quello della categoria è ancora incerto, a causa dello schieramento della Fiom per il no". Lo ha detto Giorgio Caprioli segretario generale Fim-Cisl ai margini della XII Assemblea organizzativa in corso a Terrasini (Palermo). "Il no è diffuso in modo particolare nella grande fabbrica, più politicizzata - aggiunge Caprioli -. Nella piccola fabbrica ha invece trionfato il si".
17:34 Angius: "Si disdica la manifestazione del 20 ottobre"
Secondo il vicepresidente del Senato e promotore del partito Socialista, Gavino Angius, dovrebbe essere disdetta la manifestazione convocata contro quell'accordo per il 20 ottobre". Infatti "svolgere comunque quella manifestazione a questo punto vorrebbe dire manifestare non più soltanto contro il governo e i sindacati ma anche contro milioni di lavoratrici e lavoratori italiani che al referendum hanno votato sì".
17:18 Maroni: "Ora comincia la battaglia in Parlamento"
"Nonostante in molte grandi fabbriche abbia vinto il no il protocollo sul Welfare è passato e adesso comincia la battaglia vera in Parlamento". Roberto Maroni, capogruppo Lega Nord a Montecitorio, annuncia che il Carroccio farà la sua parte per cercare di modificare il testo in Aula.
17:15 Alla Thyssenkrupp prevale il sì al 77,5%
Forte affermazione per il sì alle alle acciaierie Thyssenkrupp di Terni. Il Sì, secondo quanto riporta la Cgil, ha infatti prevalso con il 77,5%. Nel dettaglio, sui 2.199 addetti complessivi delle acciaierie ternane, ci sono stati 1.294 votanti con 1.002 voti favorevoli, 268 per il 'No'.
17:09 Giordano: "Il governo non si volti dall'altra parte"
"La politica ascolti questo lamento dei lavoratori". Franco Giordano torna sul referendum sul protocollo del welfare: "Non si può non ascoltare questo malessere che deve - spiega commentando con i cronisti l'esito del voto - trovare assolutamente una qualche forma di risposta. Un governo di centrosinistra non può volgere lo sguardo da un'altra parte. Ora si deve aprire un confronto". Giordano ribadisce che "se resta così non daremo il nostro sì. Confido - conclude - nell'azione del governo".
17:08 Bertinotti: "Su dati lettura sociale non numerica"
Il referendum tra i lavoratori sul Protocollo che ridisegna il welfare "va letto più dal punto di vista sociale che da quello dei numeri". Il presidente della Camera Fausto Bertinotti non vuole commentare i primi dati sul risultato della consultazione, ma ribadisce che quei numeri andranno interpretati.
16:58 Fiat Melfi: i no prevalgono all'85%
Nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat sono stati 2.475, pari all'85 per cento, i voti per il "no" al protocollo sul welfare, al "si" sono andati 415 voti, mentre le schede bianche e nulle sono state 12. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, su 6.036 aventi diritto (hanno votato anche i lavoratori interinali e dipendenti del magazzino) i votanti sono stati 2.902.
16:57 Letta: "Discussione in Cdm sarà facile"
"Se questa è la tendenza, penso che la discussione in consiglio dei ministri venerdì sarà facile". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta commentando i primi risultati sul referendum sul Welfare.
16:52 Cremaschi: "Sì all'82% dato non credibile"
"Mi assumo in toto le mie responsabilità e di quanto detto nella conferenza stampa di oggi: l'ipotesi di un sì a oltre l'82% come sostengono Cgil, Cisl e Uil, è un dato privo di qualsiasi credibilità reale". E' quanto sostiene il segretario nazionale della Fiom e leader della 'Rete 28 aprile', Giorgio Cremaschi, in merito ai dati diffusi dalle tre confederazioni sindacali.
16:41 Al Cnipa prevale il no con il 51%
Al Cnipa, il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione che opera presso la presidenza del Consiglio i lavoratori hanno detto 'no' al referendum sul protocollo del Welfare. A quanto si apprende a favore del protocollo ha votato il 49% dei lavoratori mentre il 51% ha votato contro.
16:39 Ferrero: "Il governo ascolti i lavoratori"
Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ribadisce che se al Consiglio dei ministri di venerdì il protocollo Welfare non verrà modificato, non potrà sostenerlo. "Il governo -dice il ministro di Rifondazione- deve ascoltare cosa dicono i lavoratori e al Cdm andare verso un miglioramento del protocollo per renderlo più incisivo sulla lotta alla precarietà e sui diritti di chi va in pensione".
16:29 Molti sì nella grande distribuzione
Alla Coop di Milano su 2.831 hanno votato 1.371 e i sì sono stati 1.211, mentre al gruppo Carrefour Toscana su un totale di 959 addetti hanno votato 395 lavoratori e i sì sono stati 337, l'85%.
Per quel che riguarda il settore tessile, al gruppo Loro Piana (920 addetti) i votanti sono stati 650, i sì 570 (l'87,70%). Al gruppo Zenga su 641 addetti i votanti sono stati 483, i sì 410 (l'84,99%).
16:26 Tra i chimici di Rosignano prevale il sì
Nel gruppo chimico Solvay di Rosignano (Livorno) su 1.826 addetti i votanti sono stati 1.409 e i sì 1.117, il 79,28%. Nell'azienda chimica Metzeler di Salerno (450 dipendenti) hanno votato 410 lavoratori e i sì sono stati 392. Ad Anagni (Frosinone) nell'azienda chimica Videocom (540 addetti) hanno votato in 432 e i sì sono stati 349 (82%).
16:23 Montezemolo: "Al via nuova stagione di relazioni industriali"
I primi risultati che arrivano dal referendum dei lavoratori sul welfare, confermano la validità dell'accordo e che quindi non deve essere modificato. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, a margine di un'audizione alla Commissione Parlamentare Antimafia. "Ciò dimostra da un lato - ha detto Montezemolo - che questo è un buon accordo di compromesso e dall'altro dimostra che tale accordo non si deve toccare. Per quanto ci riguarda dà il via a una nuova stagione di relazioni industriali".
16:17 A Gioia Tauro il sì prevale per 4 voti
A Gioia Tauro secondo i risultati definitivi ci sono stati 296 sì, 292 no e cinque schede nulle. E dunque i favorevoli prevalgono, ma di appena quattro unità.
16:16 Russo Spena: "Il nostro assenso solo se sì arriva al 70%"
"Se e solo se i consensi dei lavoratori al pacchetto welfare supereranno il settanta per cento, Rifondazione Comunista darà il suo assenso. Se non si arriva al 70 per cento, ci riterremo impossibilitati a votare con la maggioranza e dovremo rivedere tutto l'accordo". Lo dice Giovanni Russo Spena, capogruppo al Senato di Rifondazione Comunista.
16:14 Il 'sì' trionfa ai Cantieri navali di Palermo
Il 'sì' trionfa ai Cantieri navali di Palermo: su 791 lavoratori aventi diritto al voto , 739 si sono recati alle urne. Di questi 681 hanno votato sì al protocollo sul Welfare, 41 no e 12 sono state le schede nulle, secondo i dati forniti dal sindacato.
16:13 A Mirafiori un netto 'no'
Dai primi dati di Mirafiori, il 'no' al protocollo sul welfare prevale in maniera più che netta: secondo fonti sindacali, infatti, negli stabilimenti delle meccanica i 'no' sarebbero 821, i sì 162 e 9 tra i voti bianchi e nulli.
16:12 Cgil-Cisl-Uil: "Il sì è oltre l'82%"
Una significativa prevalenza di 'sì' al referendum sul welfare emerge dai primi dati che stanno affluendo dalle categorie e dalle strutture territoriali. Lo afferma una nota di Cgil, Cisl e Uil. I primi dati disponibili riguardano un gruppo di 115 aziende di diversi settori produttivi, dislocati in differenti aree del paese, per un totale di 96.400 lavoratori attivi. Il dato di affluenza è di circa il 60%. Il sì prevale con una percentuale che supera l'82%


Altri miei testi contro la politica:

http://jehova-zoro.blogspot.com/2008/02/la-politica-la-rovina-del-mondo.html

http://jehova-zoro.blogspot.com/2008/02/la-politica-cieca-o-approfittatrice.html

http://jehova-zoro.blogspot.com/2008/02/la-chiesa-e-la-tangente-della-politica.html

http://jehova-zoro.blogspot.com/2008/02/antitrust-sospesi-distacchi-linea-per.html

http://jehova-zoro.blogspot.com/2008/02/ecco-la-grande-ruota-del-bel-vedere.html

http://jehova-zoro.blogspot.com/2008/02/l-arcobaleno-e-la-grande-alleanza.html